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Fondazione provincia di Lecco

VOCES A GALBIATE: MESSA IN LATINO, MOSTRA E INCONTRO SULLA RELIGIOSITA' POPOLARE

Galbiate, domenica 6 ottobre 2013 dalle 10.30

TESTIMONI DELLA TRADIZIONE: MESSA IN LATINO CON I CANTI DELLA TRADIZIONE – MOSTRA E INCONTRO SULLE CONFRATERNITE

Domenica 6 ottobre doppio appuntamento a Galbiate (Lecco) dedicato alla religiosità popolare organizzato dal Festival Voces con il contributo del Comune di Galbiate e in collaborazione con il Museo Etnografico dell’Alta Brianza.

L’iniziativa nasce in ricordo di Giuseppe Panzeri, fondatore del Parco Monte Barro e appassionato studioso della civiltà contadina, e conclude la programmazione del festival VOCES iniziata sempre a Galbiate lo scorso giugno con il grande convegno dedicato a Roberto Leydi e alla musica popolare.

Il programma prevede alle ore 10.30 una Messa solenne in latino cantata nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Evangelista a Galbiate con la partecipazione della Corale Santa Cecilia di Imberido, uno dei gruppi vocali storici del territorio che negli ultimi anni è stato fra i principali protagonisti del ricupero dei canti tradizionali e “popolari” usati un tempo nelle nostre parrocchie; all’organo suona Maria Teresa Muttoni.

Alle 11.30, nella stupenda aula affrescata della Chiesa vecchia (attigua alla Parrocchiale) si svolgerà un incontro sul tema della religiosità popolare e di una delle sue più significative espressioni: le confraternite. Gli studiosi Paola D’Ambrosio e Massimo Pirovano approfondiranno il tema in relazione alle usanze tipiche di Galbiate e del territorio anche con testimonianze “dal vivo” di persone che hanno vissuto gli ultimi anni di un mondo ormai quasi del tutto scomparso.

Farà da fondamentale integrazione all’incontro l’esposizione di oggetti sacri conservati nella chiesa di Galbiate: preziose suppellettili, croci e lanterne processionali, vesti di confraternita permetteranno di farsi un’idea dell’importanza che l’attività confraternale e i grandi riti processionali avevano nella civiltà contadina fino ad alcuni decenni fa.

VOCES - DUE GRANDI APPUNTAMENTI A SETTEMBRE

Dopo la pausa estiva ritorna “VOCES” , il festival della musica e della cultura tradizionale e antica promosso da Sviluppo Non Profit e Res Musica-Centro ricerca e promozione musical, con un doppio appuntamento imperdibile in due splendidi monumenti sacri del territorio di Lecco. 

 Civate, San Calocero, Cripta

Venerdì 13 settembre il festival fa tappa a Civate (LC), un luogo dove si concentra un patrimonio di arte romanica fra i più importanti in Europa, caratterizzato dal doppio insediamento monastico di San Pietro al Monte (candidato a far parte del Patrimonio dell’Umanità presso l’UNESCO) e di San Calocero e oggi ulteriormente impreziosito dal ritrovo degli affreschi profani della cosiddetta Casa del Pellegrino. L’evento avrà luogo nel complesso di San Calocero, caratterizzato dal grande chiostro e dalla chiesa edificata verso il 1050; poco più tardi fu realizzato il ciclo di affreschi sviluppato lungo le pareti della navata centrale della chiesa. Qui viene proposto ai partecipanti di vivere un’esperienza culturale e spirituale speciale: la celebrazione della grande liturgia notturna dei monaci medievali, cantata in latino e in canto gregoriano e celebrata nell’antico rito monastico. Si comincia alle 19 con il canto dei Vespri e di Compieta, l’ultimo momento di preghiera della giornata liturgica. Segue un rinfresco e la possibilità di partecipare alla visita guidata della chiesa. Alle ore 22 ci si trasferisce nella cripta, una stupenda aula divisa in tre navate e arricchita da affeschi. Qui ha inizio la grande notte: la preghiera notturna del Mattutino, articolata nei tre Notturni e conclusa dal canto solenne del Te Deum, che per circa due ore propone un’immersione totale nella dimensione orante del monachesimo antico, scandita dal susseguirsi dei salmi, delle preghiere, delle benedizioni, dalla luce delle candele, dal profumo dell’incenso. Il canto è affidato all’ensemble vocale Cantori Gregoriani diretto da Fulvio Rampi, uno dei più prestigiosi gruppi specializzati attivi a livello internazionale, invitato al Festival di Salisburgo 2013.

 

Sabina Macculi, soprano

    

                                                                             Gabriella Sborgi, mezzosoprano

Sabato 14 settembre alle ore 21 l’appuntamento è presso il santuario di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte (LC), situato nel complesso conventuale quattrocentesco fondato dai Servi di Maria. Il programma, intitolato AVE MARIA, impagina tre raffinati pezzi sacri di Verdi e di Donizetti per voci femminili e archi. Di Donizetti si ascolterà la “Parafrasi del Christus”, una coinvolgente cantata per soprano, contralto e archi composta nel 1829 e rivista nel 1844 in uno stile che ricorda dei grandi maestri classici, e l’Ave Maria scritta per lo stesso organico. Gemma del programma è la rara Ave Maria di Verdi per soprano e archi, una pagina di penetrante espressività e raccolto intimismo, vero e proprio capolavoro in miniatura della maturità verdiana. Interpreti d’eccezione sono due cantanti presenti sui più importanti palcoscenici internazionali: il soprano Sabina Macculi e il contralto Gabriella Sborgi, accompagnate dal Quintetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”.

Il concerto è dedicato alla memoria di Giuliano Brambilla, illuminato presidente della Fondazione Monastero Santa Maria del Lavello, recentemente scomparso. Dalle ore 19 è possibile cenare a prezzo convenzionato presso il ristorante Osteria Marascia attiguo al monastero (prenotare al n. 0341.644064 entro il giorno precedente).

 

Le due iniziative sono realizzate in collaborazione con Provincia di Lecco, Comune di Civate, Fondazione Cariplo e Fondazione Monastero S. Maria del Lavello, con il sostegno di Banca della Valsassina e Acel Service.

 

Ingresso libero

VOCES: FARINELLI E GLI EVIRATI CANTORI A BARZIO (LC) SABATO 3 AGOSTO

L’ultimo appuntamento estivo di “VOCES” , festival della musica e della cultura tradizionale e antica promosso da Sviluppo Non Profit e Res Musica-Centro ricerca e promozione musicale, propone uno straordinario evento culturale e artistico.

L’appuntamento è sabato 3 agosto a Barzio (LC) ed è dedicato alla vicenda gloriosa e terribile dei cantori evirati (i famosi “castrati”) e al loro più celebre esponente: Farinelli.

L’evento ha inizio alle ore 17 in Palazzo Manzoni (Municipio) con LE VOCI PERDUTE: una tavola rotonda nella quale il professor Marco Beghelli, docente all’Università di Bologna e fra i più accreditati esperti del melodramma italiano, terrà un avvincente incontro sulla storia dei cantori evirati: fanciulli ai quali veniva praticata la castrazione affinché anche in età adulta conservassero la voce acuta, sviluppando un timbro particolarissimo, un’estensione molto ampia e un’eccezionale potenza di fiato. Alcuni di loro divennero veri e propri divi, ma migliaia di altri condussero un’esistenza oscura quali cantori nelle cappelle ecclesiastiche o, non riuscendo a diventare cantanti, si videro condannati a una vita umiliante e disadattata. Nel corso dell’incontro si parlerà anche di Giovenale Sacchi, un padre barnabita di famiglia barziese, dotto musicografo vissuto nel ‘700, autore della prima biografia di Farinelli.

Dalle ore 19 è possibile cenare a prezzo convenzionato presso Ristorante Esposito (prenotazioni n. 0341.996200 entro il giorno precedente).

Alle ore 21 sempre a Palazzo Manzoni, va in scena QUEL DELIZIOSO ORRORE – Vita di Farinelli evirato cantore. Si tratta di uno spettacolo scritto da Guido Barbieri e Sandro Capelletto, ispirato alla vita di Farinelli e alla biografia compilata da Giovenale Sacchi. Osannato e quasi divinizzato nel corso della sua carriera (“one God, one Farinelli” gridò il pubblico inglese), Farinelli si ritrova vecchio e malato, circondato da tanti piccoli oggetti che gli ricordano il passato. Evocata da questi ricordi, la sua Voce si materializza accanto a lui e canta le splendide arie che hanno segnato il suo successo. Farinelli è interpretato dall’attore Piero Nuti, che crea un personaggio di grande forza espressiva, fiero della sua grande arte, drammatico nel ricordo della sua evirazione. Il sopranista Angelo Manzotti riesce con la sua voce meravigliosa e incredibile per estensione colore e agilità a farci comprendere la magia che incantava il pubblico di fronte ai castrati, accogliendo le loro esibizioni con autentiche ovazioni. Partecipa allo spettacolo l’Ensemble Accademia dei Solinghi (cembalo, violoncello, tromba).

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Comune di Barzio, Fondazione Cariplo, Provincia di Lecco e Comunità Montana Valsassina, con il sostegno di Banca della Valsassina e Acel Service.

Ingresso libero

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